La paura delle forature durante il percorso è sempre minore grazie alle molteplici soluzioni disponibili sul mercato. Una delle più efficaci è il mousse antiforatura, un anello di schiuma che sostituisce la camera d’aria interna e offre una maggiore protezione su tutti i tipi di biciclette. Originariamente utilizzato nel Downhill e nell’Enduro per evitare stallonamenti nelle discese estreme, il mousse è stato adottato dal motocross ed è evoluto fino a offrire versioni specifiche per mountain bike e bici da strada. Marchi come Vittoria e Tannus hanno perfezionato questo sistema, rendendolo più accessibile ai ciclisti di tutte le discipline. Ma quali vantaggi offre davvero il mousse? È facile da installare? Vale la pena su una mountain bike o su una bici da corsa? Di seguito rispondiamo a questi e altri dubbi su questa tecnologia innovativa.
Mousse antiforatura: caratteristiche e tipologie
Il mousse per biciclette ha la forma di un anello, come una camera d’aria. A differenza di questa, il suo interno ed esterno sono un unico corpo, realizzato in materiale plastico flessibile. Si installa facilmente tra il pneumatico e il cerchio, o tra il pneumatico e la camera d’aria. Il suo scopo è tappare le forature o i tagli della copertura.
Il mousse inoltre dà volume alla ruota e riduce il rischio di stallonamento del pneumatico. La forma del mousse cambia in base al tipo di ruota a cui è destinato, adattandosi alla sezione o alla forma che ha la copertura una volta montata. Ad esempio, un mousse per tubeless non ha la stessa forma a sezione tonda di una camera d’aria, ma punte e forme poligonali per facilitarne l’installazione e adattarsi ai movimenti della ruota.
Si possono distinguere due tipi di mousse a seconda del tipo di pneumatico (convenzionale o tubeless) e diversi per disciplina (MTB, strada, gravel, ecc.)
In questo modo, si distingue già tra mousse per tubeless e per camera d’aria. Il primo, insieme al liquido sigillante, è il più utilizzato e richiesto, soprattutto nell’MTB. Il mousse per camera d’aria è limitato a usi specifici nelle discipline di Downhill o Freeride, dove l’aumento di peso non è così decisivo. Esistono tipi di mousse adattati alle diverse specialità ciclistiche. Ci sono marchi che offrono modelli specifici per Strada, più sottili e con sezione esagonale; ci sono anche per Gravel, Cross-Country, Trail, Enduro, Downhill e perfino per e-bike.
Vantaggi del mousse
Il mousse antiforatura presenta indubbi vantaggi. Di seguito, alcuni di essi:
1. Soluzione antiforatura molto pratica
Il mousse tappa e protegge in modo molto efficace le perdite d'aria, sia con copertura con camera d'aria che tubeless, grazie alla grande opacità del suo materiale. Questo è un vantaggio aggiuntivo, ad esempio, nelle gare di MTB; in particolare, quelle di Cross-Country. Anche avendo il tubeless, le forature sono inevitabili. Il mousse evita che l'aria fuoriesca e il biker può pedalare con relativa comodità fino ai box per sostituire la ruota.
2. Maggior comfort di marcia
Con il mousse la ruota guadagna in volume. Questo comporta maggiore aderenza e stabilità, specialmente nelle discese (anche se è utile anche nelle salite tecniche). Allo stesso modo, aumenta la capacità di assorbimento dello pneumatico agli impatti sul terreno e riduce l'effetto rimbalzo.
3. Riduce il rischio di stallonamento
Negli appoggi o impatti più forti, il mousse evita che la carcassa dello pneumatico si deformi troppo, riducendo considerevolmente le possibilità di stallonamento. Allo stesso tempo, si ottiene un ulteriore beneficio: protegge il cerchio dai danni, soprattutto se è in carbonio. Infatti, il mousse è anche conosciuto come protettore del cerchio.
Svantaggi dei mousse
L'uso del mousse comporta anche alcuni svantaggi.
1. Aumento del peso
Un mousse (da MTB) aggiunge, in media, un extra considerevole di 150 g per ruota. Se il tuo obiettivo è ottenere la massima leggerezza e passi al tubeless, aggiungere un mousse alla tua bici sarà controproducente. D'altra parte, aumenta leggermente l'attrito della fascia di rotolamento con il suolo a causa del peso maggiore.
2. Sono costosi
Il costo di un mousse è simile a quello di uno pneumatico, tra 30 e 50 euro per unità. Infatti, è una delle soluzioni antiforatura più costose. E la sua durata è limitata.
3. Costringe a regolare nuovamente le sospensioni
Aggiungere mousse alle tue coperture modificherà fattori come il volume o la dinamica della ruota. Questa questione influenzerà anche la sospensione, nel caso sia montata sulla tua bici. Sommando la capacità di assorbimento della copertura con quella della sospensione, avrai una bicicletta con eccesso di compressione. Un cambiamento che può rallentare le reazioni e contaminare la pedalata. Da qui la necessità di regolare nuovamente il rebound, la compressione e la pressione, sia della forcella che dell'ammortizzatore.
Altre considerazioni sui mousse
Oltre a quanto esposto, se alla fine decidi per il mousse non dovresti dimenticare alcune questioni. Qui te ne condividiamo alcune.
Nei copertoni tubeless, sarà necessario aggiungere più liquido
Alcuni modelli di mousse presentano una certa porosità nella schiuma, il che finisce per assorbire il liquido tubeless come se fosse una spugna. Questo può ridurre la capacità di protezione. Gli ultimi modelli o quelli di qualità superiore sono più ermetici, così da non dover usare tanto liquido.
Il comportamento della bici cambia leggermente
Con il mousse, la ruota appare con un po' più di stabilità e più pesante nei cambi di ritmo o nelle forti accelerazioni. Non ci sono differenze sostanziali rispetto a una copertura convenzionale o a uno pneumatico tubeless. Tuttavia, dovrai adattare un po' la tua guida e il tuo stile di guida agli effetti del mousse.
Resistente e flessibile, ma con durata limitata
Un mousse non dura per sempre. La vita utile stimata, con un uso frequente e intenso, è inferiore a un anno. In questo caso, si può prolungare il suo utilizzo per due o tre cicli di manutenzione tubeless (da 6 a 9 mesi). Ti consigliamo di approfittare del momento in cui cambi il liquido per controllarne lo stato. Se lo usi troppo a lungo, può rompersi e sbriciolarsi, attaccandosi alle pareti dello pneumatico e diventando inutilizzabile.
