Le 10 migliori biciclette da Cross Country sul mercato: guida definitiva

Las 10 mejores bicicletas de Cross Country del mercado: guía definitiva

Le biciclette da Cross Country sono evolute così tanto negli ultimi cinque anni, con l'apparizione di nuovi design, geometrie o inediti sistemi di sospensione, che è difficile fare una selezione delle migliori della categoria. Nell'attuale XC si sono moltiplicate le tendenze, convivendo sul mercato sia modelli completamente rigidi per pedalare a tutta velocità su piste, sia doppia sospensione con montaggio da Cross Country ma geometria da Trail, o viceversa. La gamma di opzioni è molto ampia. Ma questa classifica di 10 modelli rappresenta ognuna di queste tendenze, oltre ad avere un grande sviluppo in competizione alle spalle e un buon successo commerciale.


10. BH Lynx Race

Testata in Coppa del Mondo di Cross Country dalla squadra spagnola di MTB BH Templo Cafés, dove militano Carlos Coloma e Rocío del Alba, la Lynx Race è da diverse stagioni la doppia sospensione della categoria, nelle versioni EVO per la competizione e RC per un uso più ricreativo. È evoluta dalla BH Lynx di Trail, adottando il sistema di sospensione Split Pivot, il cui affidabile schema è rimasto quasi inalterato 10 anni dopo il suo lancio. Nell'attuale generazione il telaio è stato ridisegnato per perdere peso sulla bilancia. Ma soprattutto spicca il nuovo sistema della serie sterzo. Si rinuncia alla tradizionale ragnetto e si lascia spazio libero nel tubo per poter inserire la multistrumento specifica FIT di BH. Questa include utensili per riparazioni di emergenza durante il percorso (chiavi, cacciavite, smaglia-catena, ecc).

  • Telaio: carbonio o alluminio.
  • Escursione della sospensione: 100 o 120 mm.
  • Perché ci piace: per il suo telaio leggero, il funzionamento della sospensione e per il nuovo design della serie sterzo senza ragnetto.

9. MMR Rakish

Un'altra mountain bike creata in Spagna che non ha nulla da invidiare ai modelli dei grandi marchi internazionali. La Rakish vanta una lunga storia come bici da competizione, grazie all'utilizzo da parte della squadra del marchio, il MMR Factory Racing Team, nelle ultime edizioni della Coppa del Mondo. La sua nuova generazione, la 2021, alleggerisce il peso del telaio, arrivando nella versione SL di alta gamma (quella utilizzata dalla squadra in gara) fino a 955 grammi. La geometria invece è rimasta fedele alle generazioni precedenti, con misure equilibrate, reach lungo e foderi sottili, per essere veloce e mantenersi stabile nei tratti tecnici.

  • Telaio: carbonio.
  • Escursione della sospensione: 100 mm.
  • Perché ci piace: per essere fedele al classico XC, senza radicalizzare il suo telaio, introducendo piccoli miglioramenti per essere più leggera e polivalente allo stesso tempo.

👉 Vale la pena acquistare una bicicletta da montagna senza doppia sospensione?

8. Cannondale Scalpel

2021/01/Cannondale-Scalpel.jpg"> La Cannondale Scalpel vanta una lunga storia come una delle doppia sospensione più veloci e avanzate del mercato. È emersa anche dalla competizione e ora è una delle biciclette da Cross Country più vendute al mondo. I tratti distintivi della Scalpel sono, innanzitutto, il suo leggero telaio in carbonio Ballistec da 1.900 g, con fibre speciali assorbenti nel punto di rotazione della ruota posteriore, invece di utilizzare cuscinetti. Questo permette di alleggerire il telaio, ridurre la complessità meccanica del sistema di sospensione e offrire rigidità nella zona, molto utile quando si accelera o si sale. In secondo luogo, c'è il lavoro di integrazione dell'ammortizzatore nel tubo superior, che lascia più spazio per l'installazione di un portaborraccia e l'estrazione rapida della bottiglia per bere. E, continuando con la sospensione, non possiamo dimenticare il montaggio della forcella monobraccio Lefty, una vera innovazione di Cannondale che rimane molto presente nei circuiti XC.

  • Telaio: carbonio o alluminio.
  • Escursione della sospensione: 100 o 120 mm (versione SE).
  • Perché ci piace: per il design del suo telaio e le tecnologie di sospensione uniche.

7. Mondraker Podium Carbon

La presentazione della Mondraker Podium Carbon è innegabile: avere il telaio di mountain bike prodotto in serie più leggero sul mercato. Quello della nuova generazione pesa solo 775 grammi, grazie alla sua fabbricazione Stealth Air basata sulla distribuzione strategica delle fibre più rigide o più flessibili a seconda della zona del telaio. In questo modo, i foderi posteriori concentrano il carbonio più flessibile, che permette di assorbire le vibrazioni generate dal terreno, mentre il triangolo anteriore o la serie sterzo è stato creato con le fibre più rigide e leggere. Tutto ciò con un design dei tubi slanciato che migliora l'aerodinamica e un assemblaggio di componenti esclusivi. Il risultato è una hardtail da competizione con un peso di 7,8 kg nella sua versione top di gamma (RR SL), più leggera di molte biciclette da strada.

  • Telaio: carbonio.
  • Escursione della sospensione: 100 mm.
  • Perché ci piace: per la sua estrema leggerezza e montaggi di qualità.

6. Canyon Exceed

La Canyon Exceed è la hardtail da Cross Country più orientata alla competizione del marchio tedesco. Recentemente ha ricevuto miglioramenti per adattarsi alle nuove esigenze dei circuiti XC, molto più tecnici rispetto a quelli di qualche anno fa. Per questo motivo l’angolo di sterzo è stato leggermente aperto fino a 69° e il reach è stato allungato di 10 mm rispetto alla generazione precedente. Inoltre, nei suoi allestimenti di gamma superior incorpora componenti innovativi, come il manubrio integrato e aerodinamico in carbonio Canyon CP08 o il reggisella telescopico invertito DT Swiss D 232 One specifico per XC.

  • Telaio: carbonio.
  • Escursione della sospensione: 100 mm.
  • Perché ci piace: per i suoi adattamenti geometrici all’attuale XC senza perdere la sua essenza. Anche per il cockpit manubrio-attacco integrato che alleggerisce il peso.

5. Scott Spark

La bicicletta con cui lo svizzero Nino Schurter si è proclamato campione del mondo di Cross Country in diverse occasioni è diventata un riferimento nei circuiti, non solo quelli dell’XC classico, ma anche nelle gare di lunga distanza o a tappe. Inizialmente creata per ruote da 27,5", la bici a doppia sospensione e 100 mm di escursione ha ottimizzato il suo design e schema sospensivo per quelle da 29", l’unico standard che si è infine adottato in gara. Il telaio della Scott Spark si distingue per le sue forme compatte, il triangolo posteriore in carbonio monoscocca e anche per l’attacco Trunnion dell’ammortizzatore, che si integra alla perfezione con il tubo sella. Inoltre, grazie a questo tipo di attacco, l’ammortizzatore viene montato capovolto, con le parti più pesanti rivolte verso il basso per concentrare il baricentro più vicino al suolo e aumentare così la stabilità.

  • Telaio: carbonio.
  • Escursione della sospensione: 100 mm.
  • Perché ci piace: per il suo design e le tecnologie orientate alla competizione, oltre che per il suo innovativo sistema di sospensione posteriore.

4. Specialized Epic

La Specialized Epic, la mountain bike più premiata nella storia delle competizioni di Specialized, è rimasta fedele alle sue origini, che risalgono al 2002. La sua tecnologia di doppia sospensione Brain è ancora presente nel modello attuale, anche se con alcune modifiche. Il Brain, il cervello della sospensione posteriore della Epic, è una valvola inerziale responsabile di attivare l’ammortizzatore solo se riceve un impatto. La valvola, inizialmente posizionata sopra l’ammortizzatore e perpendicolare al foderetto sinistro, ora viene “nascosta” nel fodero basso sinistro, molto vicino all’asse posteriore, per accelerare ulteriormente la sua risposta. Oltre al Brain posteriore, il modello recente incorpora questa soluzione anche nella forcella RockShox SID SL, con una manopola di regolazione per modificarne il livello di sensibilità.

  • Telaio: carbonio.
  • Escursione della sospensione: 100 mm.
  • Perché ci piace: un telaio leggero ma adattato al XC più tecnico e la fedeltà al sistema di sospensione Brain, ora anche sull’asse anteriore.

3. Trek Supercaliber

2021/01/trek-Supercaliber-3.jpg"> Le innovazioni non si fermano nemmeno in un altro marchio di punta come Trek. La sua grande novità nel settore della mountain bike è rappresentata dalla Trek Supercaliber, un ibrido tra rigida e doppia sospensione XC che ha già lasciato un’ottima impressione tra i membri della sua squadra di Coppa del Mondo. Il motivo di questa denominazione ibrida è dovuto al suo IsoStrut, un ammortizzatore strutturale integrato nel tubo superior del telaio che offre una corsa regolabile di 60 mm. Con questo Trek vuole avere una variante della sua rigida tradizionale Procaliber aggiungendo maggiore assorbimento e stabilità al carro posteriore, evitando modifiche più profonde o l’aggiunta di pezzi e viti di una sospensione posteriore convenzionale. Così, la Supercaliber offre prestazioni da rigida con sospensione anteriore e sfrutta l’IsoStrut affinché il biker superi meglio ostacoli, salti o discese dei circuiti. Una vera rivoluzione nella disciplina che sicuramente avrà imitatori in futuro.

  • Telaio: carbonio.
  • Corsa delle sospensioni: 100 / 60 mm.
  • Perché ci piace: il concetto dell’ammortizzatore strutturale è molto innovativo e pratico e farà tendenza in futuro.

2. Orbea Oiz

La Orbea Oiz unisce tecnologia, affidabilità, carattere da competizione, versioni adattate con prezzo contenuto per ciclisti amatoriali. Per questo è stata una delle mountain bike più vendute degli ultimi anni. Il suo telaio in carbonio attuale è realizzato con fibre ad alto modulo (OMX), con una costruzione speciale dei foderi affinché riescano a flettersi abbastanza da evitare l’installazione di un punto di rotazione extra nel sistema di sospensione UFO. Inoltre, anche le versioni in alluminio sono molto curate, con un idroformato speciale che nasconde al massimo le saldature del metallo. Queste varianti in alluminio sono offerte con sospensioni da 120 mm, più adatte a un uso Marathon o anche Trail, mantenendo allo stesso tempo la geometria puramente XC dei modelli in carbonio.

  • Telaio: carbonio o alluminio.
  • Corsa delle sospensioni: 100 o 120 mm.
  • Perché ci piace: una bici leader nelle vendite per la qualità del telaio, dettagli pratici e diversi allestimenti adattati ai non professionisti.

1. BMC Fourstroke

Infine, al vertice della nostra classifica arriva un vero e proprio oggetto del desiderio. La BMC Fourstroke, la doppia sospensione dell’ultimo vincitore del Mondiale di Cross Country, il francese Jordan Sarrou. Si tratta di una bicicletta che già stupiva quando correva con essa Julien Absalon prima di ritirarsi. Ma ora è una bici migliorata, con telaio completamente realizzato in carbonio premium, compresa la biella della sospensione posteriore. Anche la geometria è stata ridefinita, portando l’angolo di sterzo fino a 67,5º, allungando il reach fino a 445 mm (taglia M) e mantenendo compatte le basi posteriori (429 mm). Inoltre, nelle migliori versioni monta il reggisella telescopico RAD a due posizioni, 100 grammi più leggero di uno convenzionale, così come il passaggio completo dei cavi e protezioni speciali per le basi posteriori, biella in carbonio e sterzo.

  • Telaio: carbonio.
  • Corsa della sospensione: 100 mm.
  • Perché ci piace: per la qualità e la leggerezza del telaio, la geometria aggressiva e le soluzioni pratiche come il reggisella telescopico RAD.