La fiera Unibike lo ha confermato: le biciclette che arrivano sono più grandi, grosse e mostruose

La feria Unibike lo confirmó: las bicicletas que vienen son más grandes, gordas y monstruosas

L'anno scorso, IFEMA ha inserito nel suo calendario di fiere settoriali la prima edizione di Unibike, un evento dedicato esclusivamente al mondo del ciclismo e alle sue diverse modalità. Lo scorso fine settimana si è svolta la seconda edizione della manifestazione, questa volta con una portata internazionale e la partecipazione diretta di oltre 500 marchi.

Data la rilevanza dell'evento e la presenza dei principali produttori, su Tuvalum abbiamo deciso di partecipare per conoscere in prima persona le ultime novità del mercato, scoprire i progressi tecnologici nelle bici da strada e mountain bike e ritrovare amici e professionisti del settore.

Tra le presentazioni più importanti, presso lo stand Sram è stato possibile vedere dal vivo il funzionamento del nuovo cambio wireless Sram RED eTap, progettato per bici da strada e triathlon. Questo innovativo sistema, ispirato alle leve del cambio della Formula Uno, elimina i limiti meccanici dei cavi e migliora la precisione del cambio delle marce.

Ogni produttore ha presentato i suoi modelli più rappresentativi, insieme alle proposte previste per la prossima stagione. Inoltre, le mountain bike sono state anch'esse protagoniste, con nuove tecnologie nelle sospensioni, geometrie ottimizzate e componenti più leggeri e resistenti.

Le tendenze e i progressi che segneranno il futuro del ciclismo sono già in corso. Di seguito, condividiamo le nostre conclusioni su ciò che è stato più rilevante alla Fiera Internazionale della Bicicletta.


Le bici da 26" sono morte

Nel segmento delle mountain bike, la prima grande conclusione lasciata da Unibike è che le biciclette con ruote da 26 pollici sono rimaste nel passato. Questa tendenza era già evidente da tempo, ma alla fiera è stata completamente confermata. È sempre più difficile trovare biciclette da montagna da 26” sul mercato, anche di seconda mano. E sebbene alcuni ciclisti le preferiscano ancora, i principali produttori hanno fatto un passo definitivo verso ruote più grandi.

Negli stand di Unibike, trovare un modello di mountain bike con ruote da 26” è stata quasi una missione impossibile. L’industria punta su formati più grandi, anche se ciò non significa necessariamente che siano sempre la scelta migliore per tutti i ciclisti.


Benvenuti nell’era delle ‘semi-fat bikes’

Non solo le ruote da 26” sono scomparse, ma anche quelle da 27,5” iniziano a perdere protagonismo. La maggior parte dei produttori ha esposto i suoi modelli di punta di biciclette da montagna con ruote da 29 pollici, consolidando questa misura come il nuovo standard.

Ma ciò che ha colpito di più è stata la crescente presenza delle semi-fat o mid-fat bikes, biciclette che si collocano a metà strada tra le 27,5” e le 29”. Questa particolare dimensione di ruota, nota tecnicamente come 650B, prima era una rarità, ma sempre più marchi la stanno adottando nei loro nuovi modelli.


Le ruote sempre più grandi e larghe

La tendenza nelle biciclette da montagna sembra chiara: le ruote sono sempre più larghe e grandi. E quest’inverno, vedremo un aumento della presenza di fat bikes che percorrono sentieri e strade.

Ma non crescono solo le ruote, anche i telai. Se qualche anno fa l’industria puntava su design leggeri e minimalisti, ora i produttori stanno optando per tubi del telaio più spessi e robusti , mantenendo materiali leggeri e resistenti. Il design ora punta a un'estetica più imponente e aggressiva.

Questa evoluzione non è esclusiva di un paio di produttori, ma è stata una tendenza chiara a Unibike, dove molti marchi hanno presentato mountain bike di grandi dimensioni, alcune anche con motori elettrici, confermando il boom del ciclismo assistito.

In conclusione, la seconda edizione della Fiera Internazionale della Bicicletta, Unibike, ha confermato che le mountain bike del futuro saranno più grandi, voluminose e tecnologicamente avanzate. E mentre il mondo della MTB avanza in questa direzione, gli appassionati di biciclette da strada osservano con attenzione quali tendenze potrebbero essere trasferite anche alla loro disciplina.