Immatricolazione e permesso di circolazione per biciclette, cosa implica per i ciclisti?

Matriculación y permiso de circulación para bicicletas, ¿qué implica para los ciclistas?


La Direzione Generale del Traffico sta studiando la possibilità che chiunque voglia uscire a pedalare in bicicletta debba immatricolarla e disporre di un permesso di circolazione speciale. Lo ha dichiarato lo scorso fine settimana la vicedirettrice generale dell’Intervento e Politiche Stradali della DGT, Mónica Colás, durante un incontro nazionale sul settore della bicicletta tenutosi presso il Centro Superior di Educazione Stradale. Se andasse avanti, la normativa riguarderebbe oltre 3 milioni di spagnoli che utilizzano sia biciclette da strada sia mountain bike. L’idea non consiste solo nell’introdurre l’obbligo di immatricolare le biciclette, il che comporterebbe probabilmente il pagamento di una tassa come imposta di immatricolazione. Sarebbe inoltre necessario ottenere un permesso di circolazione per veicoli senza motore e un’assicurazione di responsabilità simile a quella delle automobili. 

Multe per eccesso di velocità

Alcune settimane fa la DGT aveva già distribuito un sondaggio tra diversi collettivi ciclistici per conoscere la loro opinione sulla possibilità che una legge obbligasse a immatricolare le biciclette e richiedesse un permesso di circolazione speciale ai ciclisti. Questa proposta nasce da una cattedra UNESCO che nel febbraio 201 proponeva di introdurre modifiche ai regolamenti di circolazione. Tra questi cambiamenti si suggeriva che i ciclisti dovessero portare un numero di registrazione visibile, sia sul casco che su un gilet di uso obbligatorio per chiunque esca con la bicicletta. Si proponeva inoltre di stabilire un limite di velocità per i ciclisti nelle zone in cui le biciclette condividono la via pubblica con i pedoni, come avviene ad esempio nei centri urbani.