Curiosità della marca Bianchi

Curiosità della marca Bianchi

Bianchi Infinito
(Photo: Tuvalum)

Bianchi è uno dei marchi di biciclette più iconici della storia del ciclismo. Il suo caratteristico colore celeste, l’eleganza del suo design, i suoi trionfi nelle competizioni più importanti, Fausto Coppi… Pochi produttori sono stati così strettamente legati alla storia del ciclismo agonistico come Bianchi.

Probabilmente conoscete i suoi trionfi come squadra di ciclismo nel XX secolo, i successi di Fausto Coppi, l’epopea di Marco Pantani che vinse Giro e Tour nello stesso anno con una bicicletta Bianchi.

Fausto Coppi su una Bianchi
(Photo: Bianchi)

Ma sapevate che Bianchi è il marchio che ha creato la prima mountain bike nel 1915 e che ha progettato il primo telaio con geometria specifica per le donne alla fine del XIX secolo? Ecco 10 fatti interessanti che probabilmente non conoscevate sulle biciclette Bianchi, ma che probabilmente vi farà piacere sapere.

1. Il più antico produttore di biciclette al mondo

Bianchi è stata fondata nel 1885. Da allora produce biciclette ininterrottamente. Questo fa, del marchio, il più antico produttore di biciclette al mondo tra quelli ancora attivi sul mercato.

2. Fabbricante di moto per 70 anni

Sebbene l’attività principale del marchio, fin dalla sua fondazione, sia stata quella delle biciclette, nel 1897 aprì una linea per la produzione di motociclette che rimase attiva fino al 1967, quando chiuse la sua divisione automobilistica. Tra il 1925 e il 1930, le moto Bianchi ottennero grandi successi nelle competizioni motociclistiche, tra cui un campionato europeo nella categoria 350 centimetri cubici.

Motocicletta Bianchi
(Photo: Deutsches Zweirad- und NSU-Museum)

3. Produttore di camion per l’esercito italiano

Nel 1901 il fondatore dell’azienda, Edoardo Bianchi, si dedicò alla produzione di automobili. Nel 1903 fu lanciata sul mercato la prima automobile Bianchi. Negli anni ’30 iniziò a produrre anche autocarri nella sua fabbrica. Infatti, Bianchi divenne il fornitore di camion dell’esercito italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.

Alla fine della guerra, chiuse la divisione automobilistica perché la sua fabbrica era stata bombardata durante la guerra.

4. Il modello Via Nirone 7

Uno dei modelli di bicicletta più rappresentativi di Bianchi è la Via Nirone 7. Si chiama così proprio perché la prima officina Bianchi si trovava al numero 7 di Via Nirone a Milano.

5. Uno dei marchi più contraffatti al mondo

Le biciclette Bianchi sono diventate un oggetto di culto e da collezione. Per questo motivo è uno dei marchi più contraffatti al mondo. L’azienda ha un dipartimento dedicato alla lotta alla contraffazione. Ogni anno vengono intercettate più di 4.500 aste online in cui vengono messe in vendita repliche e contraffazioni Bianchi non autorizzate.

6. Invenzione del freno anteriore e della trasmissione a catena

Bianchi ha apportato importanti innovazioni al ciclismo su strada. Il primo è l’utilizzo di ruote con pneumatici dello stesso diametro. Fino ad allora, era comune che i cerchioni anteriori e posteriori delle biciclette fossero di dimensioni diverse. Edoardo Bianchi adattò l’idea di John Boyd Dunlop di sostituire le ruote piene con pneumatici a camera d’aria.

La seconda grande innovazione tecnologica fu l’introduzione dei freni a ponte con ganasce sulla ruota anteriore. Oggi questo sistema frenante è ancora il pilastro del ciclismo su strada ed è rimasto invariato fino alla recente introduzione dei freni a disco.

Nel 1901 Edoardo Bianchi brevettò un sistema di trasmissione che collegava la forza della pedalata alla ruota posteriore per mezzo di una catena. Questa è stata la nascita della trasmissione moderna.

Edoardo Bianchi
(Photo: Bianchi)

7. Il fondatore era un produttore di dispositivi medici

Edoardo Bianchi apre la sua prima officina di biciclette all’età di 21 anni. Fino ad allora aveva svolto un’attività completamente diversa: produceva strumenti medici. La sua conoscenza della progettazione industriale degli utensili meccanici lo portò ad applicarla alla produzione di biciclette.

8. Invenzione della prima bicicletta per donne

Oggi le versioni femminili delle biciclette Bianchi sono conosciute come Dama Bianca. Edoardo Bianchi è stato uno dei pionieri nella produzione di biciclette con una geometria del telaio specifica per le donne.

Nel 1895, visto il successo delle sue biciclette in Italia, la Regina Margherita lo convocò al Palazzo di Monza per insegnare a lei e al Re come andare in bicicletta. Edoardo Bianchi approfittò dell’occasione per progettare un telaio per bicicletta che fosse compatibile con le enormi gonne indossate dalle donne dell’epoca. Così è nata la bicicletta da donna.

Si dice che il classico colore celeste di Bianchi, così caratteristico delle sue biciclette, sia dovuto al colore degli occhi della regina.

9. Fornitore ufficiale della famiglia reale italiana

Nel 1895, Re Umberto d’Italia decise di nominare Bianchi fornitore ufficiale della Casa Reale. Questa distinzione dava diritto al marchio di utilizzare lo stemma di Casa Savoia. Per alcuni anni questo è stato il logo delle biciclette che uscivano dalla sua fabbrica, finché non è stato cambiato con il simbolo dell’aquila, che è un adattamento dell’antico stemma reale.

10. Invenzione della prima mtb pieghevole

Nel 1915, l’esercito italiano commissionò a Edoardo Bianchi una bicicletta che i soldati potessero utilizzare per spostarsi su sentieri e terreni sterrati e in pietra. Progettò un modello speciale con pneumatici più larghi, sospensioni su entrambe le ruote e un sistema per piegare il telaio. In questo modo, i soldati potevano piegare la bicicletta e trasportarla nello zaino.

Questa bicicletta fu utilizzata dalla Regia Fanteria Leggera Italiana durante la Prima Guerra Mondiale. Costituì la prima versione della mountain bike.

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