Cambi elettronici vs meccanici per MTB

Cambi elettronici vs meccanici per MTB

MTB discesa
(Photo: Danny Bor)

Vale la pena passare a un cambio elettronico su una mountain bike? Il mondo del ciclismo è in continua evoluzione e i marchi devono reinventarsi di giorno in giorno incorporando le innovazioni tecnologiche. Alcune funzionano e altre no.

Nel ciclismo su strada, il cambio elettronico sta diventando sempre più comune. Shimano, Campagnolo e SRAM, i principali produttori di gruppi di trasmissioni, hanno tutti una gamma elettronica.

Questo non è il caso della mountain bike, dove fino a poco tempo fa Shimano era l’unico grande produttore a offrire il cambio elettronico sui suoi gruppi per mountain bike di alta gamma. Con l’introduzione delle nuove gamme SRAM Eagle AXS, le opzioni si sono ampliate.

In questo articolo cercheremo di chiarire tutti i dubbi sui cambi elettronici e capire se questi siano destinati a rimanere. Vale la pena cambiare un gruppo meccanico con uno elettronico?

Prima di prendere una decisione, la prima cosa da fare è elencare i pro e i contro di ciascun tipo di cambio, dopodiché ogni ciclista dovrà valutare a quali fattori attribuire maggiore importanza.

Pro e contro del cambio meccanico

Deragliatore scott
(Photo: Tuvalum)

Iniziamo la nostra analisi dai dal classico e utilizzatissimo cambio meccanico.

Pro

  • Economico: questo è senza dubbio il punto di forza di questo tipo di cambio: è più economico, sia per quanto riguarda l’acquisto di un nuovo cambio che per le eventuali sostituzioni da effettuare.
  • Peso: sebbene stiano diventando sempre più uguali in termini di peso, i cambi meccanici sono ancora più leggeri di quelli elettronici perché, tra gli altri fattori, questi ultimi devono tenere conto del peso aggiuntivo della batteria.

Contro

  • Regolazione meno precisa: sono più suscettibili di errori di regolazione rispetto ai cambi elettronici. Questi ingranaggi funzionano con la tensione di un cavo, quindi con l’uso e il deterioramento dei componenti tendono a perdere questa tensione.

Pro e contro del cambio elettronico

Dobbiamo distinguere tra due tipi di deragliatori elettronici: con cavo e senza cavo. I primi funzionano grazie a un cavo che trasmette impulsi elettrici (ad esempio l’Ultegra Di2 di Shimano per la strada o l’XTR Di2 per la montagna).

In quest’ultimo caso, il collegamento tra le leve e il cambio avviene tramite un sistema di connettività wireless criptato. È il caso del gruppo Sram Red eTap AXS, che utilizza un protocollo esclusivo del marchio. Sram ha applicato questa tecnologia wireless alla mountain bike.

Pro

  • Affidabilità: il cambio elettronico, in tutte le sue modalità, è molto più affidabile e stabile del cambio meccanico. Dopo molti chilometri di utilizzo possiamo dire che è molto improbabile che il cambio elettronico sia fuori regolazione, quindi la catena andrà sempre al posto giusto, innestandosi perfettamente in modo molto più fine rispetto a quello meccanico e quindi si ottiene una minore usura di componenti, come ad esempio dei pignoni.
    Inoltre, va notato che l’azione del cambio è molto più rapida e fluida, il che facilita la nostra pedalata durante i cambi.
  • Manutenzione: Sebbene sia vero che i cambi di solito non necessitano di una manutenzione molto rigorosa, con i cambi elettronici ci si dimentica della necessità di cambiare le guaine o i cavi.

Contro

  • Batteria: sinonimo di dipendenza. La nostra bicicletta diventerà solo un altro gadget nella nostra vita e dovremo preoccuparci se è carica o se la batteria residua sarà sufficiente per completare il percorso successivo.
    Ma va notato che non si tratta di una abitudine stravolgente come quella di un telefono cellulare, poiché con i sistemi elettronici cablati la batteria può durare tra i 1.000 e i 2.000 km, a seconda del modello e dell’uso che ne facciamo.
  • Prezzo: come ogni evoluzione o innovazione tecnologica, inizialmente sarà sempre più costosa. Per questo motivo i marchi li montano sulle gamme più alte, anche se oggi se ne vedono anche sui modelli di fascia media.

Vale la pena di utilizzare un cambio elettronico sulla MTB?

Tutti i vantaggi che abbiamo sopraelencato sui cambi elettronici sono indubbiamente amplificati se si parla di mountain bike, dato che dobbiamo includere nell’equazione le variabili di fango, rocce, vibrazioni e dossi.

La reazione del cambio elettronico al fango

Ciclista con la sua mtb nel fango effettuando un percorso xc
Photo: Depositphotos

Chi non ha mai sperimentato un sentiero fangoso in cui il cambio si è bloccato ed ha smesso di funzionare?

Nel cambio meccanico di montagna è molto importante che i manicotti e il cavo siano in perfette condizioni, in modo che lo scorrimento sia fluido e non ci sia molto attrito, un problema che scompare con un cavo che funziona con impulsi elettrici e ancora di più con un sistema Wireless.

Disallineamento dovuto a un terreno irregolare

In mountain bike, il cambio soffre molto di più che su strada a causa delle vibrazioni provocate dalle irregolarità del terreno. Ciò può comportare una errata regolazione del cambio a causa della perdita di tensione del cavo, che va dalla leva al cambio. Questo problema non si verifica con un cambio elettronico.

Ciclistai praticando enduro
(Photo: Frans Ruiter / Unsplash)

Malfunzionamenti dovuti agli urti

A causa della posizione del cambio sulla bicicletta e della sua vicinanza al terreno, è normale che questo subisca attriti, colpi da pietre o rami, ecc.

Per risolvere questi possibili (e sempre inopportuni) inconvenienti, esistono cambi elettronici, come l’Eagle AXS di SRAM, dotato di un sistema anti-shock (Overload Clutch), che disattiva gli ingranaggi interni in caso di urto, in modo che il cambio rimanga libero ed eviti così rotture o regolazioni errate. Pochi istanti dopo si innesta di nuovo da solo e torna nella posizione originale.

Conclusioni

In breve, i cambi elettronici garantiscono affidabilità, comfort, velocità e scorrevolezza. Sull’altro piatto della bilancia c’è il prezzo e, dato che la batteria non si ricarica da sola, questa non ammette distrazioni.

Dopo queste valutazioni, a nostro avviso, il cambio elettronico nella mountain bike rappresenta un nuovo progresso in questo mondo e migliora la nostra esperienza in bicicletta.

Nelle biciclette di alta gamma e nel ciclismo professionistico è già più che diffuso e a poco a poco sta entrando anche nelle gamme medie. Quindi, a meno che i prezzi non vengano modificati, sarà senza dubbio un elemento che ci accompagnerà nelle nostre uscite dei prossimi anni.

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