Il Monocorona: è solo una moda o migliora le performance?

Il Monocorona: è solo una moda o migliora le performance?

MTB full monocorona
(Photo: Tuvalum)

Ogni stagione i produttori di biciclette introducono nuovi prodotti sul mercato per aggiornare e migliorare i loro modelli. Questi cambiamenti possono consistere in una nuova geometria del telaio, in materiali più leggeri o in un diverso assemblaggio e componenti.
Nel mondo della mountain bike le ultime tendenze si sono concentrate sulla trasmissione. In cinque o sei anni siamo passati dall’uso di tre corone ai monocorona. Le bici monocorona sono una tendenza che sta prendendo piede e sempre più ciclisti optano per una mountain monocorona.

Ma quali sono i pro e i contro delle trasmissioni monocorona – è solo una moda o c’è di più? Qui diamo un’occhiata ai pro e ai contro.

Vantaggi

I principali vantaggi delle bici monocorona risiedono principalmente nel loro peso, nella semplicità del cambio, nel fatto che i rapporti non si sovrappongano e, infine, nella possibilità di cambiare corona. Passiamo adesso ad esaminarli nel dettaglio.

Ciclista in mtb con paesaggio di montagna sullo sfondo al sole
(Photo: Depositphotos)

Più leggero

La lotta contro la bilancia innesca molte delle innovazioni che vengono applicate alle biciclette. Utilizzando un monocorona, stiamo eliminando un pulsante, un cavo e le guaine, il deragliatore anteriore e uno o due corone. Inoltre, la catena utilizzata è più corta delle catene a due e tre corone; e poiché il monocorona è attualmente utilizzato sui gruppi di fascia alta, i materiali con cui sono costruiti la cassetta e la catena, sono più leggeri. Tutte queste parti, che vengono rimosse dalla bici, ti consentono un risparmio tra i 500 e gli 800 grammi.

Cambio più fluido

Probabilmente il più grande vantaggio del monocorona, anche più del suo peso, è la sua semplicità. L’utilizzo di un monocorona elimina, soprattutto, la scelta di utilizzare una o due corone a seconda del terreno.

Tutti siamo stati lungo un sentiero o una strada e improvvisamente ci siamo imbattuti in una piccola, ma ripida, salita, sulla quale siamo rimasti bloccati. Dobbiamo aumentare pignoni e scendere di corona, e proprio in questo processo, puntualmente la catena deraglia.

Con il monocorona devi semplicemente aumentare il pignone (su alcuni gruppi puoi cambiare fino a cinque pignoni con una sola pressione), e continuare a pedalare. Inoltre, la trasmissione monocorona ti offre una maggiore sensazione di fluidità e una sensazione di guida più fluida. Questo è dovuto, tra le altre cose, alla posizione molto più centrata dell’ingranaggio rispetto ai pignoni della cassetta, il che significa che gli incroci della catena sono più piccoli.

Nessun rapporto sovrapposto

A priori, quando confrontiamo una trasmissione monocorona con quelle convenzionali (a due o anche a tre corone), ci troviamo con meno opzioni di sviluppo. I multi-set offrono fino a trenta possibilità di combinare corone e pignoni. Con una sola corona si possono usare al massimo 12 marce.

Avere tra le 9 e le 19 marce in meno può sembrare uno svantaggio, ma la verità è che la realtà dei gruppi a due e a tre corone è diversa dalla teoria. Chi ha ancora gruppi a tre marce sa che molte delle loro combinazioni si sovrappongono, e che usare la corona grande con il quarto pignone è lo stesso che usare la corona media con il secondo pignone.

Inoltre, per evitare incroci e deterioramenti nella trasmissione, c’è una serie di rapporti “proibiti”, con l’ingranaggio piccolo limitato ai 4 o 5 pignoni superiori, l’ingranaggio grande ai 4 o 5 inferiori e l’ingranaggio medio che raggiunge tutti tranne gli ultimi 4 o 5 ad ogni estremità.

Eliminando la duplicazione degli ingranaggi e gli ingranaggi non raccomandati, ci rendiamo conto che, dei 30 ingranaggi a nostra disposizione, alla fine si finisce per usarne solo la metà.

Sui monocorona, invece, grazie alla posizione più centrata dell’ingranaggio rispetto alla cassetta, è possibile utilizzare tutti gli ingranaggi disponibili sul cambio.

Mountain bike monocorona
(Photo: Tuvalum)

Possibilità di cambiare la corona

In parte per poter adattare l’uso del monocorona alla maggior parte degli utenti, e in parte per soddisfare le esigenze di sviluppo dei diversi tipi di terreno, la dimensione della corona è disponibile in diverse misure e può essere intercambiabile.

Mentre le trasmissioni a tre corone venivano fornite di serie con un 44/32/22 e le doppie con un 40/28, essendo il cambio di questi gruppi abbastanza ingombrante, con il monocorona diventa abbastanza semplice e veloce cambiare un piatto più piccolo con uno più grande.

Mantenimento

Trattandosi di una singola corona, la pulizia e la sostituzione delle parti logore, risulta senza dubbio più facile e veloce.

Svantaggi

Passando ad analizzare i principali svantaggi delle bici monocorona, troviamo il suo prezzo, e la maggiore difficoltà a trovare una corona universale per i diversi tipi di utilizzo. Passiamo ad analizzarli nel dettaglio.

Più costoso

I monocorona sono l’avanguardia della tecnologia, nonché componenti di fascia alta. Questo significa che le biciclette con questo tipo di trasmissione non sono alla portata di tutti. Shimano ha i gruppi più economici, ma, offerte a parte, bisogna pagare circa 500 euro per avere un gruppo XT a 11 velocità, arrivando a 800 euro per l’XTR.

Il gruppo NX di SRAM parte da 320 euro e supera i mille euro con il Total SRAM XX1. I componenti sono anche un po’ costosi, con corone che vanno da 60 a oltre 100 euro.

Non va sempre bene

Con una mountain bike monocorona, sarà difficile trovare una corona che sia ottimale per tutti i tipi di percorsi.

Se usiamo una corona più piccola come una 30, potremo godere di una maggiore facilità nelle salite, ma non appena il terreno diventa favorevole, e con una cadenza di 90 pedalate e un pignone da 11 denti, raggiungeremo a malapena i 34 km/h, lasciandoci ben presto senza la possibilità di contribuire sostanzialmente con la nostra pedalata.

D’altra parte, se usiamo una corona da 34, saremo in grado di andare fino a 38 km/h in piano, ma sarà più facile rimanere bloccati con le prime salite impegnative.

Questo cosa significa?
Se ti piace pedalare sui sentieri o anche sulle strade, è probabile che non troverai una marcia che ti permetta di sfruttare le discese senza sacrificare le salite e viceversa. Se invece ti piace andare in salita su strada e in discesa su sentieri e percorsi di prova, sentirai poco la differenza.

La buona notizia è che sia SRAM che Shimano stanno lavorando duramente sui set di pignoni, e mentre i giapponesi sono vicini a far uscire una corona da 50 denti che ci permetterebbe di montare ingranaggi leggermente più grandi e salire facilmente, SRAM ha, da parte sua, la cassetta a dodici velocità pronta, così come il suo pignone brevettato da dieci denti che dà una spinta enorme in piano.

Il verdetto

In conclusione, il monocorona è arrivato per restare. Negli ultimi anni la maggior parte di mtb prodotte sono dotate di questo tipo di trasmissione, inoltre il prezzo è diventato più accessibile alle diverse fasce di utenti. Possiamo affermare che la risposta del mercato a questo tipo di trasmissione, ha dato esito senz’altro positivo.

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